Esplorando il Salento…

Lecce. Città d’arte d’Italia, è nota come “la Firenze del Sud”, “la Firenze dell’epoca del Rococò” o “la Signora del Barocco”: le antichissime origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana si mescolano infatti alla ricchezza e all’esuberanza del barocco, tipicamente seicentesco, delle chiese e dei palazzi del centro, costruiti in pietra leccese, un calcare malleabile e molto adatto alla lavorazione con lo scalpello. Lo sviluppo architettonico e l’arricchimento decorativo delle facciate è stato particolarmente fecondo durante il Regno di Napoli ed ha caratterizzato la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di barocco leccese.

Porto Cesareo

Scalo di Furno. Nel 1963, Domenico Novembre, docente presso l’Università di Lecce, scoprì casualmente una quantità ragguardevole di reperti archeologici e di fossili animali che lo indussero a comunicare la scoperta alla Sovrintendenza Archeologica di Taranto. Durante gli scavi, iniziati nel 1969, vennero alla luce ceramiche micenee di origine cipriota e rodia, frammiste a quella locale di stile meso-appenninico, ceramiche micenee e sub-micenee provenienti da Itaca e Cefalonia e dalla costa occidentale greca, e ceramica proto-geometrica japigia (secc. X, IX, e VIII a.C.). Oltre al vasellame, sono venuti alla luce un sacello con resti di ossa di animali selvatici, due siti a forma di focolari, statuette votive, bronzi, ceramica locale e un frammento di vaso del VI sec. a.C., che reca inciso il nome della divinità messapica Thana.

Gallipoli

Gallìpoli. Conosciuta come perla dello Ionio.La città, sede vescovile dal VI secolo d.C., si trova lungo la costa occidentale del Salento, protesa sul mar Ionio, ed è divisa in due zone ben distinte: il centro storico, che sorge su di un’isola di natura calcarea, che ha un circuito di circa 1,5 km. e il borgo nuovo, collegato all’isola mediante un ponte in muratura risalente al XVII secolo che cominciò a formarsi nel 1837 su un’area superiore a quella di tutta l’isola, caratterizzata da case basse e vie larghe. A ovest di Gallipoli sorgono l’isola del Campo, l’isolotto chiamato de “Li picciuni” e l’isola di Sant’Andrea che, completamente pianeggiante, si estende per circa 50 ettari

Gallipoli, assieme ad altri comuni salentini, per l’importanza storica delle architetture religiose e civili dell’epoca barocca, è stata inserita nella Tentative List dell’UNESCO in attesa di eventuale riconoscimento come&nbsp patrimonio dell’umanità.

Otranto. Un comune di 5.600 abitanti che di estate vede moltiplicata la sua popolazione per la bellezza dei posti, per l’unicità del mare e per l’importanza che ricopre all’interno dell’economia e del turismo salentino. Il nome deriva dalla parola Hydruntum, che indica un piccolo fiume che attraversa la valle d’Idro, anche se alcune scuole di pensiero ritengono che invece possa derivare dal nome con cui si indicava un’altura che sorgeva vicino alla zona del porto, chiamata Odronto. Del territorio comunale fanno parte anche numerose frazioni, alcune delle quali sono anch’esse delle richieste mete turistiche, come Porto BadiscoFontanelleSerra AliminiFrassanitoConca Specchiulla.